La separazione giudiziale è un tipo di separazione coniugale che si differenzia dalla separazione consensuale, in quanto richiede l’intervento di un giudice per sospendere gli effetti legali del matrimonio. Questo intervento del giudice stabilisce le modalità di vita separata per i coniugi e definisce le disposizioni relative alla gestione dei beni e dei figli, qualora ci siano. La separazione giudiziale viene richiesta quando uno dei coniugi non desidera separarsi o quando non si raggiunge un accordo sulle condizioni della separazione.
Separazione giudiziale: cos’è
La separazione giudiziale è un processo civile in cui uno dei coniugi richiede al Presidente del Tribunale di dichiarare ufficialmente la separazione coniugale. Questa sentenza disciplina anche le questioni finanziarie tra i coniugi e autorizza la vita separata. Per avviare il procedimento, si deve presentare un ricorso all’articolo 706 del codice di procedura civile. Il ricorso deve essere depositato presso il tribunale della località dell’ultima residenza condivisa dei coniugi. In caso di mancanza di questa informazione, si può depositare il ricorso presso il tribunale della residenza o del domicilio del coniuge convenuto.
Ogni partner ha il diritto di richiedere una separazione giudiziale, con le seguenti condizioni:
- Se la convivenza è diventata insopportabile.
- Se la continuazione della convivenza potrebbe causare un grave danno all’educazione dei figli.
Tali circostanze si applicano anche nel caso in cui questi presupposti si siano verificati senza il consenso di uno o entrambi i coniugi.
Il procedimento della separazione giudiziale
La separazione giudiziale è un procedimento legale comune che inizia quando uno dei coniugi tramite un avvocato per separazione, presenta una richiesta formale al tribunale.
La competenza territoriale per questo procedimento spetta al Tribunale del luogo in cui i coniugi hanno stabilito la loro ultima residenza comune oppure al Tribunale del luogo in cui risiede il coniuge convenuto.
Il coniuge interessato fa una richiesta al Presidente del Tribunale per ottenere una sentenza di separazione. Questa sentenza regolerà gli aspetti dei rapporti tra i coniugi, inclusi quelli finanziari, e consentirà loro di vivere separati.
Dopo aver presentato la richiesta, il Presidente del Tribunale emette un decreto che contiene le seguenti disposizioni:
- Impone due termini importanti per il coniuge convenuto: uno entro il quale la richiesta e il decreto di fissazione dell’udienza devono essere notificati (responsabilità del coniuge richiedente), e un altro entro il quale il coniuge convenuto deve presentare una memoria difensiva, insieme a eventuali documenti rilevanti.
- Stabilisce una data per un’udienza in cui entrambe le parti dovranno comparire personalmente davanti al Presidente del Tribunale. Tale udienza deve svolgersi entro 90 giorni dalla data di presentazione della richiesta.
Durante l’udienza di comparizione, i coniugi e i loro avvocati sono ascoltati separatamente e poi insieme dal Giudice, durante la fase di conciliazione obbligatoria. Se la conciliazione non ha successo, il Presidente del Tribunale adotta provvedimenti provvisori per i figli e la casa coniugale. Successivamente, il caso viene assegnato a un giudice istruttore che stabilisce la data della prima udienza. Da quel momento, la causa procede con il Giudice istruttore fino alla pronuncia della sentenza di separazione.
Effetti della sentenza di separazione giudiziale
Dopo la sentenza di separazione giudiziale, i coniugi sono liberati dagli obblighi di convivenza, assistenza reciproca e fedeltà. Il coniuge economicamente più debole potrebbe ricevere un assegno di mantenimento, basato sul tenore di vita durante il matrimonio, ma diverso da quello del divorzio. Il giudice per la separazione non può decidere sulle questioni patrimoniali, come restituzione di oggetti o risarcimenti, ma potrebbero essere presentate richieste separate. La separazione può quindi aprire la possibilità di ulteriori azioni legali, ad esempio per richieste di risarcimento.
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