Trucchi e consigli su come lavorare il legno
Prima di capire quale tipo di lame utilizzare per la sega occorre comprendere quale tipo di materiale si sta tagliando. Nel caso del legno bisogna prestare attenzione a due differenti tipologie di taglio: raggio o diritto. In linea di massima viene consigliato comunque durante la produzione di lame a nastro per il legno (approfondisci https://www.crocoblade.com/) di usare una lama ammessa dalla sega stessa e di praticare delle incisioni ad una larghezza di 3/4 volte inferiore al raggio.
Le lame disponibili in commercio per la sega a nastro sono esattamente tre: lama economica, lama compatibile e lama affilata.
Nel primo caso lo strumento si presenta efficiente ma basilare mentre nel secondo la lama vanta un supporto da 0.024, per garantire dei tagli più regolari. E’ perfetta così per il legno ma anche per schiume dure, cartone e materie plastiche.
Durante la produzione di lame per segatrici a nastro invece uno strumento del genere viene indicato per creare delle impiallacciature sottili e particolarmente lisce. Gli sprechi in questo caso saranno notevolmente ridotti gli sprechi e di conseguenza anche i relativi costi.
Le lame in questione si presentano così perfette per tagliare legni duri e pesanti. Allo stesso modo verranno ridurre le vibrazioni avvertite producendo tagli levigati e lisci.
I produttori di lame a nastro consigliano quindi di preferire coltelli professionali e di buona qualità.
Il numero corretto dei denti in un pollice
I produttori di lame a nastro devono analizzare con attenzione una serie di caratteristiche prima di procedere con la loro realizzazione.
In particolar modo, nel momento in cui si da avvio alla produzione di lame a nastro per il legno occorre scegliere il tipo di coltello da utilizzare, per valutare con attenzione il numero dei denti presenti per pollice. In questo modo inoltre si potrà ottenere una finitura perfetta oltre che una velocità di avanzamento specifica.
Per la produzione di lame per segatrici a nastro sono indicate lame con denti grossi, utili per segare pezzi molto spessi mentre al contrario una lama con denti fini può venire preferita per metalli sottili come la plastica.
Tutte queste accortezze permettono di poter vantare un prodotto durevole nel tempo e di qualità.
A cosa prestare attenzione quando si lavora il legno
Nel momento in cui occorre lavorare il legno per soddisfare i produttori di lame a nastro, occorre non dimenticare alcuni importanti passaggi per ottenere un risultato più che straordinario sotto diversi punti di vista.
In primis avere una quantità di denti per pollice maggiore finisce per far ottenere un taglio lento ma più liscio mentre quantità minori di denti permette di dare vita ad un taglio rapido ma ruvido.
Viene definita esattamente quantità di denti per pollice quella distanza che intercorre tra la punta di un dente verso quella che lo divide dal successivo.
Per la produzione di lame per segatrici a nastro viene consigliato di utilizzare sei o otto denti massimo impegnati nel taglio in quanto si potrà vantare una maggiore vibrazione per via della tendenza a segnare un taglio più profondo.
Nel caso in cui invece venissero impegnati pochi denti, si rischia di riempire in modo eccessivo le gole del dente attraverso la segatura. Tali problematiche potranno venire risolte semplicemente regolando la velocità di avanzamento.
Occorre precisare infine che nella produzione di lame a nastro per il legno, non bisogna applicare una pressione massima altrimenti il rischio che si corre è quello di surriscaldare eccessivamente il materiale. Con il passare del tempo inoltre il legno potrebbe rendere la resa più opaca oppure nei casi più gravi creare addirittura una vera e propria rottura.
Per cui se non vengono richieste particolari lavorazioni in cui è necessario utilizzare maggiore potenza, sarebbe bene evitare di far scorrere la lama in modo eccessivo, preferendo un lavoro lento ma più duraturo.
More Stories
Consigli per mantenere le serrature di casa efficienti
Porte a scomparsa filo muro: la scelta ideale per uffici moderni
Consigli per un arredo interno pet-friendly: materiali e colori ideali per sedie da interno